Protesta dei forconi e sciopero degli autotrasportatori
Prosegue senza nessuna sosta lo sciopero dei tir, e purtroppo aumentano i disagi per tutta la gente. Carburante e beni di prima necessità, sono questi alcuni motivi che stanno mandando in tilt l'economia e il clima nelle famiglie, e degli esercenti commerciali.
Le regioni che stanno accusando il primo colpo sono quelle del meridione. La Sicilia ferma con l'esportazioni di frutta e verdura, farà spendere all famiglie il 15-20% in più a causa dell'aumento dei prezzi.
In Campania il settore dei latticini perde quasi 1,5 milioni di euro, mentre Puglia, Lazio e Veneto il mercato del pesce è praticamente chieso per mancanza di merce.
Carburante esaurito: Su buona parte del territorio nazionale si leggono cartelli con la scritta "merce esaurita", oltre ad un'attesa interminabile causata da una lunghe code. In questi casi subbentra anche la speculazione dei benzinai, in quanti il prezzo della "super" sfiora le 2 euro a litro.
Siatuzione industrie: Sono chieuse da tre giorni le fabbriche Fiat di Mirafiori, Cassino, Melfi, Pomigliano e Sevel a causa dello sciopero dei tir che impedisce il rifornimento di componenti. Con una nota ufficiale dell'azienda si evidenzia la mancata produzione di 4.200 veicoli al giorno, sicuramente una perdita rilevante.
Incontro con le Istituzioni: Manifestanti delusi dopo l'incontro fra il governatore siculo Lombardo e in capo del Governo Monti. Il gruppo dei "Forconi" attende con apprensione le decisioni del tavolo tecnico.
Sulle strade: Toscana ancora ferma la cicolazione e distributori di benzina chiusi; a Bari, nella tarda sera del 26 Febbraio dovrebbe sbloccarsi la viabilità nel barese; a Napoli code in tangenziale e traffico paralizzato e in Calabria si continua con il blocco a Crotone Reggio Calabria, Vibo Valentia. Situazione
simile in tutte le provincie calabresi. Con rallentamenti sulle strade e disagi nei ristoranti e negozi. In Piemonte,
prima
regione a to
gliere i blocchi, con la viabilità che riprede regolare.